Il 2 dicembre 1578 nasce a Siena Agostino Agazzari, fine compositore di musica sacra, teatrale e di madrigali.
Qui compone, nel 1596, il primo libro di Madrigali a 6 voci, dedicato ad Angelo Malavolti, mecenate senese, e, poco più di tre anni dopo, il libro dei Madrigali a 5 voci dedicato al marchese Costavoli.
Sappiamo che all'inizio del '600 è a Roma ed insegna presso il Collegio germanico, ma la sua permanenza in quella carica non va oltre il 1606 perché, da quell’anno, non si dà più il titolo di "praefectus musicae", ma quello di Accademico degli Intronati di Siena (dove fu ammesso con il nome di "Armonico").
Si dice che uno dei motivi del suo ritorno a Siena potrebbero essere le critiche ricevute dal suo "Eumelio", dramma pastorale, composto nel 1606, nello stile della Camerata Fiorentina (ma lui stesso racconta nella prefazione al dramma che gli era stato chiesto di mettere il testo in musica solo un mese prima dello spettacolo; compose la musica in due settimane, copiò le parti e le provò nelle restanti due settimane, un'impresa impressionante). Le sue opere, comunque, hanno spesso a che fare con Siena e, a Siena, stampa, nel 1638, il trattatello su "La musica ecclesiastica", in cui si propone di determinare come la musica sacra avrebbe dovuto meglio confermarsi ai decreti del concilio di Trento.
Tra il 1597 e il 1641, a più riprese, fu Maestro di Cappella nella Cattedrale.
Alla fine dell’agosto 1617, ad esempio, Agazzari lascia l’impiego nella Cattedrale (non se ne conosce il motivo) e nell'autunno negozia con le autorità di Santa Maria in Provenzano tanto che nel novembre riceve il primo pagamento come Maestro Organista di Cappella di quella chiesa.
In Cattedrale, tra l’altro, era straordinariamente ben pagato ricevendo 49 lire al mese, molto più dei suoi predecessori o successori nel ruolo (e questo attesta, forse, la sua reputazione come eccellente organista).
In Provenzano guadagna meno ma vi rimane per almeno due anni, dal novembre 1617 all'agosto 1619 (a lui succede il monaco servita Marco Aurelio Moretti). Agazzari torna nuovamente Maestro di Provenzano nel 1620 e i suoi pagamenti si interrompono nel settembre del 1622.
Lo sostituisce Annibale Gregori, anche lui in precedenza Maestro di Cappella in Duomo. Del resto la Cattedrale e Provenzano (evidentemente da subito) sono i due poli musicali sacri maggiori di Siena e nell’archivio della Collegiata ancora oggi, si conserva il più rilevante patrimonio musicologico della città insieme, proprio, a quello della Cattedrale.
Agazzari rimane a Siena fino alla sua morte, avvenuta il 10 aprile 1640.
Una vita dedicata a “questa divina scienza”, come lui stesso definisce la musica in un binomio che accomuna l'aspirazione al divino e la cura della scienza.
("Pillole quotidiane di storia senese" di Maura Martellucci e Roberto Cresti)