Benvenuti nel sito del coro Agostino Agazzari della Cattedrale di Siena

Benvenuti nel sito del coro Agostino Agazzari della Cattedrale di Siena - Coro Agostino Agazzari

Nel nostro sito potrete trovare informazioni sul  Coro Agostino Agazzari, sulle nostre attività e approfondire meglio cosa facciamo e soprattutto cosa possiamo fare per voi.

Questo sito vi consentirà di conoscerci meglio e di entrare in qualsiasi momento in contatto con noi per ricevere maggiori informazioni.

Estrazione dei premi vincitori della Lotteria

Oggi 25 Maggio 2025 si è svolta l'estrazione dei premi vincitori della Sottoscrizione Volontaria a Premi. Ecco di seguito i numeri vincitori:

Primo classificato: n. 319

Secondo classificato: n. 120

Terzo classificato: n. 609

Quarto classificato: n. 068

Quinto classificato: n. 191

 

I vincitori saranno informati direttamente dalla nostra Segreteria. A loro vanno i nostri complimenti mentre a tutti i partecipanti siamo lieti di manifestare la nostra gratitudine per il sostegno dato al Coro e alle sue attività.

Il Coro a L'Aquila per San Bernardino: "Elevazione Spirituale In Musica"

Il Coro a L'Aquila per San Bernardino: "Elevazione Spirituale In Musica" - Coro Agostino Agazzari
Il prossimo impegno musicale del Coro Agostino Agazzariavrà per tema "Elevazione Spirituale in Musica" e si terrà presso la Basilica di San Bernardino a L'Aquila. Il Coro, sotto la Direzione del Maestro Cesare Mancini eseguirà brani di Deprez, Purcell, Bach, Haendel, Mendelssohn, Franck, Elgar, Boelmann.
Appuntamento a Sabato 14 Giugno 2025 alle ore 19,30.

CURIOSITA'

CURIOSITA' - Coro Agostino Agazzari
SIENA NELLA MUSICA DI AGOSTINO AGAZZARI
 
Il 2 dicembre 1578 nasce a Siena Agostino Agazzari, fine compositore di musica sacra, teatrale e di madrigali.
Qui compone, nel 1596, il primo libro di Madrigali a 6 voci, dedicato ad Angelo Malavolti, mecenate senese, e, poco più di tre anni dopo, il libro dei Madrigali a 5 voci dedicato al marchese Costavoli.
Sappiamo che all'inizio del '600 è a Roma ed insegna presso il Collegio germanico, ma la sua permanenza in quella carica non va oltre il 1606 perché, da quell’anno, non si dà più il titolo di "praefectus musicae", ma quello di Accademico degli Intronati di Siena (dove fu ammesso con il nome di "Armonico").
Si dice che uno dei motivi del suo ritorno a Siena potrebbero essere le critiche ricevute dal suo "Eumelio", dramma pastorale, composto nel 1606, nello stile della Camerata Fiorentina (ma lui stesso racconta nella prefazione al dramma che gli era stato chiesto di mettere il testo in musica solo un mese prima dello spettacolo; compose la musica in due settimane, copiò le parti e le provò nelle restanti due settimane, un'impresa impressionante). Le sue opere, comunque, hanno spesso a che fare con Siena e, a Siena, stampa, nel 1638, il trattatello su "La musica ecclesiastica", in cui si propone di determinare come la musica sacra avrebbe dovuto meglio confermarsi ai decreti del concilio di Trento.
Tra il 1597 e il 1641, a più riprese, fu Maestro di Cappella nella Cattedrale.
Alla fine dell’agosto 1617, ad esempio, Agazzari lascia l’impiego nella Cattedrale (non se ne conosce il motivo) e nell'autunno negozia con le autorità di Santa Maria in Provenzano tanto che nel novembre riceve il primo pagamento come Maestro Organista di Cappella di quella chiesa.
In Cattedrale, tra l’altro, era straordinariamente ben pagato ricevendo 49 lire al mese, molto più dei suoi predecessori o successori nel ruolo (e questo attesta, forse, la sua reputazione come eccellente organista).
In Provenzano guadagna meno ma vi rimane per almeno due anni, dal novembre 1617 all'agosto 1619 (a lui succede il monaco servita Marco Aurelio Moretti). Agazzari torna nuovamente Maestro di Provenzano nel 1620 e i suoi pagamenti si interrompono nel settembre del 1622.
Lo sostituisce Annibale Gregori, anche lui in precedenza Maestro di Cappella in Duomo. Del resto la Cattedrale e Provenzano (evidentemente da subito) sono i due poli musicali sacri maggiori di Siena e nell’archivio della Collegiata ancora oggi, si conserva il più rilevante patrimonio musicologico della città insieme, proprio, a quello della Cattedrale.
Agazzari rimane a Siena fino alla sua morte, avvenuta il 10 aprile 1640.
Una vita dedicata a “questa divina scienza”, come lui stesso definisce la musica in un binomio che accomuna l'aspirazione al divino e la cura della scienza.
 
 
("Pillole quotidiane di storia senese" di Maura Martellucci e Roberto Cresti)